Se hai trovato questo articolo, probabilmente sei preoccupato come me riguardo all’uso dello smartphone da parte dei nostri figli.
Sai che, secondo una ricerca del 2023, oltre l’80% degli adolescenti possiede uno smartphone e trascorre in media più di 7 ore al giorno sui dispositivi digitali?
Questo dato è impressionante e merita una riflessione.
Con questo articolo in qualità di appassionato di educazione digitale, addetto ai lavori e soprattutto genitore, ti guiderò attraverso un viaggio per comprendere meglio gli impatti psicologici e sociali dell’uso degli smartphone, l’importanza di un’educazione digitale consapevole e ti offrirò consigli pratici per gestire al meglio l’uso della tecnologia in famiglia.
Impatti psicologici e sociali dello smartphone
Parliamo innanzitutto degli effetti sulla salute mentale.
È ormai chiaro che l’uso precoce e intensivo degli smartphone è collegato a un aumento dei casi di ansia e depressione tra i giovani.
Studi come il Sapien Smartphone Report e le ricerche dell’U.S. Surgeon General’s Advisory 2023 hanno evidenziato come l’esposizione prolungata agli schermi possa influenzare negativamente il benessere mentale e il rendimento scolastico degli adolescenti.
Inoltre, lo smartphone può interferire con lo sviluppo cognitivo e le interazioni sociali.
Ricordi quando da bambini si giocava in strada e si socializzava con gli amici?
Oggi, molti ragazzi preferiscono restare chiusi nelle loro stanze, immersi nei loro dispositivi.
Studi specifici, come quello del Journal of Educational Psychology, dimostrano che un uso eccessivo dei dispositivi digitali può ridurre le capacità cognitive e limitare le esperienze sociali reali, che sono essenziali per lo sviluppo durante l’infanzia e l’adolescenza.
Educazione digitale e strategie preventive
È fondamentale insegnare ai nostri figli come usare la tecnologia in modo consapevole.
Iniziative come il “Patto Educativo Digitale della Città di Milano” sono esempi eccellenti di come possiamo educare i giovani a essere più consapevoli e critici nei confronti della tecnologia.
Questa iniziativa promossa dal capoluogo meneghino mira a promuovere un uso responsabile e consapevole della tecnologia tra i giovani e coinvolge scuole, famiglie e istituzioni locali per creare un ambiente educativo che favorisca l’apprendimento e la crescita personale attraverso l’uso sicuro e critico dei dispositivi digitali.
Le scuole partecipanti implementano programmi di educazione digitale che includono lezioni su cyberbullismo, sicurezza online, e gestione del tempo davanti agli schermi. Le famiglie sono incoraggiate a partecipare a workshop e incontri formativi per acquisire strumenti e strategie utili a supportare i figli nel loro percorso digitale.
Un interessantissimo caso studio da prendere in esame.
Quanto algoritmi e intelligenza artificiale influenzano il nostro modo di percepire il mondo?
Germano Innocenti, esperto di cultura algoritmica, sottolinea che gli algoritmi possono polarizzare le nostre opinioni e ridurre il pensiero critico, presentandoci solo i contenuti che rinforzano le nostre convinzioni preesistenti. È quindi essenziale insegnare ai nostri figli a diversificare le loro fonti di informazione e a sviluppare un pensiero critico.
Jonathan Haidt, nel suo libro The Anxious Generation, rilascia quattro utilissime norme per guidare i nostri figli verso un uso più consapevole dello smartphone:
- Nessuno smartphone prima delle scuole superiori: Haidt suggerisce di evitare di dare agli adolescenti uno smartphone fino all’età delle scuole superiori. Gli smartphone possono fungere da distrazioni e bloccare esperienze sociali reali, essenziali per lo sviluppo durante la pubertà.
- Nessun social prima dei 16 anni: Ritardare l’introduzione ai social media fino ai 16 anni minimizza i rischi associati all’uso precoce, come ansia e depressione, soprattutto tra le ragazze. La legge attuale fissa a 13 anni l’età per l’uso dei social media, ma non si basa su considerazioni di salute mentale, bensì sulla capacità di gestire i dati personali.
- Scuole senza telefoni: Haidt propone scuole libere da telefoni cellulari per evitare distrazioni e migliorare sia l’ambiente educativo che le interazioni sociali. Studi dimostrano come la presenza di telefoni in classe diminuisca l’attenzione e aumenti i sentimenti di solitudine e isolamento tra gli studenti.
- Ripristinare l’infanzia basata sul gioco: L’ultima norma mira a ristabilire un’infanzia più tradizionale e basata sul gioco fisico piuttosto che sul digitale. L’idea è quella di incoraggiare i bambini a interagire di più tra loro nel mondo reale, sviluppando così abilità sociali e di problem-solving in modo più naturale e meno mediato dalla tecnologia.
E, a proposito di scuola sono di recente pubblicazione le disposizioni del Ministro Valditara in cui si fa cenno alla regolamentazione dell’uso degli smartphone: una presa di posizione che va incontro alle riflessioni ed agli studi sin qui affrontati.
Consigli pratici per i genitori
Ora, vediamo alcuni consigli pratici su come gestire l’uso dello smartphone in famiglia, dedotti dai consigli degli esperti.
- Regolamentare l’uso dello smartphone
Stabilisci orari specifici in cui è consentito utilizzare lo smartphone e mantieni questi orari coerenti. Ad esempio, puoi decidere che dopo le 20 non si usano i dispositivi.
- Essere un modello di comportamento:
I bambini imparano osservando. Se vuoi che i tuoi figli riducano l’uso dello smartphone, anche tu dovresti limitare il tuo tempo sui dispositivi. Mostra loro come utilizzare la tecnologia in modo produttivo e salutare.
- Promuovere attività alternative
Incoraggia i tuoi figli a partecipare ad attività non digitali, come sport, lettura, giochi all’aperto o hobby creativi. Questo li aiuterà a sviluppare competenze sociali e cognitive in modo più naturale.
La mia esperienza
Da qualche giorno mio figlio ha il telefono.
Ha finito la scuola secondaria di primo grado (oggi si chiama così la scuola media) e abbiamo sottoscritto con lui un contratto in cui evidenziamo che scopo primario del telefono è la comunicazione relativa ad eventuali esigenze, bisogni legati ai suoi spostamenti e ad un contatto con amici ed amiche laddove siano distanti.
Il telefono non è attivo tutto il giorno, tantomeno la notte nè dovrà essere elemento di (naturale) distrazione (avviene anche per noi, lo abbiamo ammesso) durante il momento dello studio.
Dopo questa prima fase concorderemo con lui l’accesso ad un social (Instagram?).
Siamo soli in questa scelta, gli amici non l’hanno condivisa.
Quello che sorprende è che il mondo della scuola non sia talvolta pronto e disposto a comprendere quanto sia una necessità dissuadere i ragazzi a tenere il telefono ed usarlo durante l’orario scolastico.
Confido che le nuove disposizioni chiariscano che il divieto non è un’imposizione ma ha uno scopo pedagogico ed educativo forte e che sempre di più si punti alla corresponsabilità ed alla consapevolezza più che alla demonizzazione/sanzione.
Riassumendo, l’uso consapevole dello smartphone è fondamentale per il benessere dei nostri figli.
Come genitori, abbiamo la responsabilità di guidarli e supportarli nell’apprendimento di un utilizzo sano e bilanciato della tecnologia.
Ricordati di:
- Acquisire consapevolezza degli strumenti digitali usati dai tuoi figli per poterli aiutare meglio.
- Monitora le connessioni: controlla quando e come i ragazzi si connettono al web.
- Promuovi l’autodeterminazione: insegna ai ragazzi a gestire i propri contatti e le proprie informazioni.
- Mantieni sempre un dialogo aperto: parla sinceramente e senza giudizi con i tuoi figli per prevenire problemi.
- Chiedi supporto: non esitare a cercare aiuto tecnico e psicologico se necessario.
Spero che questi consigli ti siano stati utili e ti invito a riflettere su come migliorare l’uso della tecnologia nella tua famiglia.
Ecco un po’ di fonti bibliografiche su cui puoi approfondire le tematiche che ho preso in esame ed ampliare la tua conoscenza.
Autore | Titolo | Link |
---|---|---|
Alex Wiltshire (PC Gamer) | Behind the addictive psychology and seductive art of loot boxes | Link |
Associazione MEIC | Contratto Genitori Figli per l’uso dello smartphone | Link |
C. Smyth, L. Craig | Conforming to intensive parenting ideals | Link |
Daniel Spadacini | Dipendenza da internet: alterata la chimica del cervello nei giovani | Link |
Jon Haidt e Zach Rausch | Kids Who Get Smartphones Earlier Become Adults With Worse Mental Health | Link |
S. Sicora, S. Fargion | Costruzioni di genitorialità su terreni incerti | Link |
Amy Orben | Research on digital technology | Link |
Amy Orben | The association between adolescent well-being and digital technology use | Link |
J. Haidt & Z. Rausch | The Anxious Generation | Link |
M. Gui et al. | I “Patti digitali”: un approccio comunitario all’educazione mediale | Link |
M. Desmurget | Il cretino digitale | Link |
Il Mondo Scuola | La cultura algoritmica: spunti per una nuova educazione digitale | Link |
B. Fiore | La relazione tra famiglia e scuola. Modelli organizzativi e politiche sociali | Link |
National Center for Education Statistics (NCES) | Why we really need to ban smartphones in schools | Link |
Non solo vietare: uso consapevole del cellulare | Link | |
OCSE-UNICEF | Vietare smartphone e social media ai più giovani | Link |
Patto Educativo Digitale della Città di Milano | Link | |
Dan Milmo (The Guardian) | Smartphones ban may cause more harm than good says Molly Russell’s father | Link |
S. Garassini | Smartphone. 10 ragioni per non regalarlo alla prima Comunione (e magari neanche alla Cresima) | Link |
Save the Children Italia | Tempi Digitali | Link |
vari | Journal of Educational Psychology | Link |
The U.S. Surgeon General’s Advisory | Social Media and Youth Mental Health | Link |
Tim Harford (Internazionale) | Perché usiamo i social anche se li odiamo | Link |
T. Gerosa & M. Gui | Earlier smartphone acquisition negatively impacts language proficiency | Link |
T. Gerosa, M. Gui & L. Losi | The age of the smartphone: an analysis of social predictors of children’s age of access and potential consequences over time | Link |
J. M. Twenge & W. K. Campbell | The narcissism epidemic: Living in the age of entitlement | Link |
Anna Franchin (Internazionale) | Telefono a scuola sì telefono a scuola no | Link |
UNESCO | Global Education Monitoring Report 2023: technology in education | Link |
Amy Orben | Google Scholar Profile | Link |
OECD | Education in the Digital Age: Healthy and Happy Children | Link |