“Non puoi ingannare tutti, non per la maggior parte del tempo. E le persone, una volta scoperto l’inganno, parleranno dell’esperienza.” Seth Godin
Da addetto ai lavori mi rendo conto che molto spesso imprenditori e professionisti si imbattono in una narrazione distorta di ciò che il marketing dovrebbe essere.
In un articolo precedente ho cercato di dare una definizione di marketing, spiegando che cosa è in realtà.
Credo si debba partire da lì, dal comprendere che il marketing è quell’atto generoso che individua e soddisfa i bisogni e le esigenze delle persone.
Adoro questa definizione di Seth Godin.
Il marketing non è la pubblicità o, meglio, è anche quella, come non è corretto accostare il marketing alla truffa o all’atto pedante di convincimento nei confronti di qualcuno.
Immaginiamo poi la confusione quando si parla di marketing digitale.
Da un lato, c’è chi vede il marketing digitale come un fastidio, qualcosa di non essenziale o troppo complesso da gestire.
Dall’altro lato, ci sono quelli che lo considerano come una soluzione magica che può risolvere tutti i problemi senza sforzo.
Entrambi questi atteggiamenti sono errati e denotano un grande fraintendimento.
È fondamentale avere una visione equilibrata e realistica del marketing digitale, comprendendo sia le sue potenzialità sia i suoi limiti, per non mettersi nelle braccia di improvvisati o grandi venditori di fuffa.
Se accostiamo il marketing agli inganni, alla pubblicità ingannevole, è facile che lo si faccia anche con il marketing digitale, grazie ad una consapevolezza che non è sempre elevata, oltre a chi improvvisando o truffando, rovina la piazza ai professionisti onesti.
Oggi voglio approfondire questo tema, ispirandomi, tra gli altri, agli insegnamenti di Philip Kotler in “Marketing 4.0”, e mostrare come l’autenticità e l’etica siano non solo possibili, ma essenziali nel marketing moderno.
L’etica nel cuore del Marketing
Come abbiamo detto fino ad ora, contrariamente alla percezione comune, il vero marketing non è un’arte dell’inganno, ma una pratica etica che crea connessioni autentiche.
Come Giuseppe Morici sottolinea nel suo libro “Fare marketing rimanendo brave persone“, il marketing dovrebbe essere un racconto sincero, che mette in primo piano l’uomo e le sue relazioni.
Questo testo mi ha aiutato a superare l’inganno che stava assalendo anche me agli inizi: l’autore distingue tra un “cattivo marketing”, manipolativo e ingannevole, e un “marketing sano”, che attira le persone per i valori genuini che trasmette.
Un esempio lampante di questo approccio che viene citato in molti corsi e articoli è il brand Patagonia, un marchio di abbigliamento sportivo che promuove la sostenibilità invitando i consumatori a non comprare eccessivamente.
Questo tipo di marketing non solo vende, ma crea, ispira, e soprattutto si prende cura del futuro.
Contrariamente a quanto si possa pensare, quindi, il vero marketing non mira a ingannare, ma a creare un legame autentico con i consumatori.
La trasparenza e l’onestà sono i pilastri su cui costruire strategie di successo.
L’obiettivo è comprendere e soddisfare i bisogni dei clienti, non manipolarli.
“Il marketing che ci piace, certamente, vende. Ma non vende tutto. Non a chiunque. E certamente non a tutti i costi. Il marketing che ci piace crea, ispira, ricorda, incanta, racconta, coinvolge, stimola, migliora. E soprattutto, nel più profondo rispetto del presente e del passato, si prende cura del futuro.” (Giuseppe Morici)
Sfatare i miti del marketing Ingannevole
Il marketing ingannevole e le pratiche commerciali scorrette sono purtroppo una realtà in alcuni settori.
Esempi includono le “azioni ingannevoli” o “omissioni ingannevoli”, dove informazioni false o incomplete possono indurre il consumatore a decisioni errate.
Anche le “pratiche aggressive”, come molestie o coercizioni, rientrano in queste categorie.
Queste pratiche non solo danneggiano i consumatori, ma degradano anche l’intero campo del marketing.
È importante, quindi, che ci impegniamo a mantenere standard etici elevati, promuovendo trasparenza e onestà, nel nostro marketing.
Costruire relazioni autentiche
Nel mondo online dominato dai social media, il vero valore che potrebbe ingannare occhi poco esperti, non risiede nei like o nel numero di follower, ma nell’ascolto attento e nella fiducia del proprio pubblico.
L’obiettivo principale del marketing moderno dovrebbe essere quello di stabilire connessioni autentiche, non di raggiungere semplicemente un vasto numero di persone.
La qualità delle interazioni è cruciale: a volte bastano pochi follower, ma profondamente interessati ai contenuti proposti.
Quando il pubblico si sente ascoltato e compreso, si sviluppa un legame di fiducia, fondamentale per qualsiasi marca che voglia distinguersi in un mercato saturo.
Questo approccio richiede di essere trasparenti, onesti e coerenti, mostrando che ci sono persone reali dietro al marchio, pronte a prendersi cura delle esigenze del pubblico.
In questo modo, si costruiscono non solo clienti, ma veri e propri fan del marchio, che contribuiranno a incrementare la reputazione e il successo a lungo termine dell’azienda.
L’Importanza della Responsabilità Sociale
Il marketing moderno non si limita a comunicare un “purpose sociale”, ma richiede un passaggio all’azione concreta.
Nell’ambito del Brand Activism, come sottolineato da Philip Kotler, le aziende devono impegnarsi attivamente nelle questioni ambientali, sociali e politiche.
Un esempio notevole è quello di Lego, che ha ridefinito il proprio posizionamento con azioni concrete, pensando alle ricadute psicologiche della pandemia sui bambini e impegnandosi verso la sostenibilità ambientale.
Questo approccio trasforma la dinamica di business, a partire dai dipendenti, estendendosi ai clienti e agli stakeholder.
La responsabilità sociale nel marketing significa quindi prendere posizione e agire in modo coerente con quanto dichiarato, rischiando anche di inimicarsi chi non condivide lo stesso scopo, ma rafforzando la fiducia e la lealtà del pubblico.
Le aziende devono essere consapevoli del loro impatto sulla società e agire di conseguenza.
In conclusione, il vero marketing non inganna nessuno.
Al contrario, si fonda sull’etica, sull’autenticità e sulla creazione di valore reale per i clienti.
Ricordiamoci sempre che la missione di chi fa marketing è quella di arricchire la vita delle persone, non di sviare la loro percezione.