“Il punto di partenza della disciplina del marketing è costituito dai bisogni e dai desideri umani.” (Philip Kotler)
Ho già cercato di fornirti delle definizioni del termine marketing.
Se vai a rileggerti l’articolo potrai trovarne alcune interessanti; in sintesi possiamo dire che il marketing sussiste quando vi sono queste 4 condizioni:
- due parti con bisogni da soddisfare. Io (impresa) voglio produrre profitto, tu (consumatore) vuoi acquistare un bene o un servizio per risolvere un tuo bisogno;
- desiderio e capacità di soddisfare i bisogni: entrambi gli attori (impresa e consumatore) devono voler soddisfare i propri bisogni;
- un modo per comunicare tra le parti: uno deve promuovere il bene o il servizio che vende in modo che il secondo possa sapere dove acquistarlo;
- qualcosa da scambiare: in questo processo di scambio entrambe le parti devono trarne beneficio.
Quello che facciamo di solito è mettere al centro la cosa sbagliata: il prodotto, il servizio, noi.
Proviamo invece ad individuare “il bisogno”.
Parliamo di quello.
Hai visto “The Wolf of Wall Street”?
Quando sono stato messo di fronte a questo esercizio, tra il panico e l’emotività di avere di fronte “un pubblico”, anche io mi sono concentrato sulle caratteristiche della penna.
Non ho pensato di creare un bisogno.
Così ho pensato molto al significato profondo di questo aspetto.
E cercando un po’ di informazioni in giro ho scoperto che lo studio dei bisogni è qualcosa di affatto recente.
Questa, infatti, è la piramide di Maslow dei bisogni pubblicata nel libro Motivation and Personality del 1954.
“Maslows Hierarchy of Needs” by BetterBizIdeas is licensed under CC BY 2.0
La scala dei bisogni è suddivisa in cinque differenti livelli: dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dell’individuo) ai più complessi (di carattere sociale).
L’individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo.
Il professor Philip Kotler spiega:
“Un bisogno si manifesta quando una necessità di base per la vita umana non è soddisfatta. La gente ha bisogno di cibo, abbigliamento, riparo, sicurezza, appartenenza, stima ed altre cose necessarie alla sopravvivenza. Questi bisogni non sono creati dalla società o dagli operatori di mercato: essi sono radicati nella natura e nella condizione umana.”
Per vendere dobbiamo convincere le persone a cui ci rivolgiamo che la nostra offerta di prodotti o servizi è quella che meglio soddisfa i propri bisogni attuali.
Diventa fondamentale rivedere periodicamente le nostre strategie di marketing e verificare che queste siano adatte ai bisogni reali delle nostre buyer personas, partendo dai bisogni, che possono essere in divenire, cambiare nel tempo, muovendo l’individuo da un gradino all’altro dello schema.
Ecco perchè ti propongo questa riflessione che l’amico Mario Corsini ha regalato agli ascoltatori del mio podcast qualche tempo fa, ma che trovo sempre molto attuale.
Credo di averti fornito alcuni spunti, che penso possano essere utili per la tua strategia di marketing.
Buon lavoro!