Comunicare il Terzo Settore, oggi più che mai, richiede un approccio sempre più professionale.
Se nei tempi passati, forse, bastava un po’ di buona volontà, si rende necessario in questa era storica che attraversiamo porci di fronte ai cambiamenti del settore della comunicazione in modo più analitico e professionale possibili.
Forse ti sarai chiesto perchè i tanti sforzi sono andai a vuoto, il perchè tutti quei post su Facebook o Instagram non abbiano poi funzionato.
Oppure hai realizzato o fatto realizzare un sito web e non sai ora cosa fartene.
L’approccio di tutti noi quando si parla di comunicazione si focalizza in primis sugli strumenti, commettendo quindi un errore strategico.
Gli strumenti in qualche modo si piegano alle volontà, al progetto complessivo che abbiamo.
Non può accadere il contrario.
Certo, non possiamo far funzionare le piattaforme di Zuckerberg & c. come ci pare, ma questo non significa che si debba partire dal mezzo per comunicare con efficacia.
Mi spiego meglio.
Se parti da zero oppure se non hai raggiunto risultati con la attuale comunicazione del tuo ente, della tua associazione puoi seguire questi passaggi:
– Crea un piano di comunicazione rispondendo a queste domande:
Chi sei?
A chi parli?
Come ti proponi?
Quali sono gli obiettivi della tua comunicazione?
Che budget hai a disposizione?
– A questo punto potrai valutare quali strumenti utilizzare e perchè, scegliendo quelli dove poter intercettare le persone a cui ti rivolgi secondo le tue possibilità economiche del momento (siano essi online che offline).
Verifica la sostenibilità del progetto, poniti dei macro obiettivi e dei micro e come pian piano raggiungerli attraverso la comunicazione.
Sai che questo lavoro ti può essere utile anche per altro?
– può aiutare tutta la tua organizzazione nell’implementazione delle proprie politiche
– ti aiuterà a focalizzarti meglio sulla tua realtà, mostrandoti in effetti perché hai commesso errori di posizionamento nel tuo percorso, magari parlando a chi non aveva orecchie per ascoltarti
La comunicazione aiuta ed è all’interno di tutto il processo organizzativo, non è un elemento esterno.
Per comunicare bisogna sapere esattamente chi si è per poterlo esprimere agli altri.
Per coinvolgere a livello emotivo le persone dobbiamo entrare in stretta connessione con loro.
Non ti pare?
Comunicare il Terzo Settore, potrai capire, non può essere un compito relegato al “cugino smanettone”, ma è un processo che parte dall’interno dell’organizzazione, magari stimolato da figure professionali specifiche, ma che poi rientra dalla porta principale…la tua!