Nel panorama del marketing digitale, circola molta confusione, spesso alimentata da opinioni assertive e generalizzazioni che ignorano le peculiarità di ciascun contesto. In questo articolo, cercherò di fare chiarezza su alcuni concetti frequentemente fraintesi.
Tutto ciò, infatti, che viene sentenziato in modo assoluto (per di più da non addetti ai lavori) e slegato da un contesto non ha senso e non deve essere preso in considerazione.
Un sito web è davvero superfluo?
Spesso si sente dire che un sito web non è più necessario. Ma è davvero così?
Costruire un sito senza un progetto ben definito è inutile, è vero.
Tuttavia, un sito ben curato, con contenuti ottimizzati e una strategia SEO efficace, rimane uno strumento fondamentale anche nell’era digitale odierna.
Non si tratta solo di avere una presenza online, ma di sfruttarla per costruire autorevolezza e fiducia.
Qualità o quantità?
Il dibattito tra qualità e quantità è eterno.
Alcuni esperti insistono sulla qualità, altri sulla frequenza dei contenuti.
Personalmente, ritengo che un approccio bilanciato sia essenziale. Non basta pubblicare un post al giorno sui social se i contenuti sono superficiali o irrilevanti.
Allo stesso tempo, anche contenuti di alta qualità pubblicati troppo sporadicamente possono non essere sufficienti per mantenere l’interesse e l’engagement del pubblico.
L’ideale è trovare il giusto equilibrio, sperimentare e adattarsi in base ai feedback e ai risultati.
La Customer Journey è essenziale come sembra?
Si parla di “Customer Journey” o percorso del cliente, inteso come la sequenza di interazioni che un cliente ha con un brand prima, durante e dopo l’acquisto di un prodotto o servizio.
Spesso viene presentato come la chiave per trasformare i visitatori in clienti fedeli.
Ma è davvero il Santo Graal del marketing digitale?
Senza dubbio, comprendere il percorso del cliente è fondamentale per ottimizzare le strategie di marketing e migliorare l’esperienza utente. Permette alle aziende di individuare i punti di contatto critici e i momenti di decisione che possono influenzare le scelte del consumatore. Tuttavia, è importante ricordare che ogni “viaggio” può variare enormemente a seconda del contesto di mercato, del tipo di prodotto e delle preferenze individuali.
Incorporare la mappa del percorso del cliente nella strategia complessiva può migliorare significativamente l’engagement e incrementare le conversioni, ma non si tratta di un approccio “taglia unica”. È essenziale personalizzare il percorso del cliente in base alle specifiche esigenze del tuo pubblico target, utilizzando dati e feedback per adattare e affinare continuamente le tattiche impiegate, alla luce dei cambiamenti che in questi anni si stanno avendo e della confusione generata dalle mille opportunità che il digitale mischiato all’offline sono a disposizione del nostro potenziale cliente.
L’importanza dei contenuti
Parlare di contenuti può sembrare noioso a molti, ma ignorarne l’importanza è un errore.
Che si tratti di comunicare l’identità di un’associazione, di un brand, di un professionista, di un’azienda o di un ente, i contenuti sono cruciali.
Non sono solo parole su una pagina: sono il veicolo attraverso cui si trasmettono valori, si costruisce la reputazione e si coinvolge il pubblico.
Nel marketing digitale non esistono verità assolute applicabili universalmente.
Ogni strategia deve essere adattata al contesto specifico e agli obiettivi unici di chi la implementa. L’importante è mantenere una mente aperta, essere disposti a testare differenti approcci e imparare dai propri errori.
Che tu voglia comunicare un’associazione, un gruppo, un ente, un brand non prendere mai come assoluti assiomi senza calarli nel tuo settore.
Se il marketing online ti appassiona, segui il mio podcast Competenze Digitali.