Competenze digitali: perchè?
Ce lo dice l’Europa.
Le competenze digitali diventano “competenze chiave” per il Consiglio dell’Unione Europea che nel Maggio 2018 ha pubblicato le raccomandazioni, dodici anni dopo le prime.
“È necessario innalzare il livello di padronanza delle competenze di base (alfabetiche, matematiche e digitali) e sostenere lo sviluppo della capacità di imparare a imparare quale presupposto costantemente migliore per apprendere e partecipare alla società in una prospettiva di apprendimento permanente”.
Quindi avere competenze digitali potrebbe significare trovare maggiormente lavoro?
E’ esattamente questo il punto.
Su quali competenze digitali ha senso investire per avere un futuro professionale richiesto e ben remunerato?
Vediamo i risultati di uno studio condotto da Idc per conto di Cisco.
1. Data management/analytics
Questa macroarea comprende la business intelligence analyst, business intelligence architect/developer, data engineer, data scientist e database architect. Il tema dei big data è uno di quei temi che sicuramente devono essere approfonditi.
Sempre più università ed enti di formazione dovranno ampliare un’offerta su questi temi.
2. Cyber Security
La sicurezza informatica è uno dei settori chiave per il futuro e il profilo del security management specialist, in particolare, è al vertice nella classifica delle figure professionali ritenute strategiche dagli esperti di tecnologia, sia a livello mondiale che nello specifico del contesto europeo.
3. Infrastrutture IT
L’area delle infrastrutture informatiche rappresenta un’altra scelta. Network engineer/architect, network/systems administrator, systems analyst, social media tech manager/administrator e computer support specialist i profili più interessanti.
4. Sviluppatori di software e app per mobile
Ecco un’area su cui da un po’ di tempo è possibile costruirsi competenze e di cui si sente parlare.
5. Digital Transformation
Si arriva alle figure professionali che dovranno traghettare le aziende verso il futuro in chiave 4.0, che tuttavia, secondo l’analisi di cui sopra, non hanno un tasso di offerte di lavoro attuali e di crescita a lungo termine paragonabile a quello delle altre quattro aree professionali.
“Riteniamo che la digital transformation permetta di guidare un’innovazione agile, trovare modi migliori di lavorare, adottare nuovi modelli di business e offrire una migliore esperienza ai clienti”. (Luca Zerminiani, senior manager, Systems Engineering, di VMware Italy)
L’edizione 2021 del report di LinkedIn sui lavori emergenti ha fatto emergere i ruoli che hanno registrato la più alta crescita tra aprile e ottobre 2019 e lo stesso periodo del 2020.
Sono emerse 15 categorie di lavoro classificate in base a una combinazione di crescita e dimensione della domanda stessa.
- Esperti di digital marketing
- Servizi creativi
- Settore tecnologico
- E-commerce
- Freelance esperti di contenuti digitali
- Sviluppo aziendale
sono in ordine sparso alcune delle categorie prese in esame.
Come risponde il mercato in Italia
Molto preoccupante la situazione nel nostro Paese, analizzata su Industria Italiana
In un altro articolo viene intervistato Marco Gay presidente di Anitec-Assinform, l’Associazione delle Aziende di Information Technology e dell’Elettronica di Consumo, aderente a Confindustria, che dichiara:
“non è più sufficiente preoccuparsi di cosa serve alle aziende in termini di nuovi specialisti ITC, ma bisogna estendere l’attenzione alle professioni tradizionali. In tutte esiste, più o meno, la necessità di avere skill digitali.”
Il problema è che il gap negativo tra capacità dei lavoratori e necessità del mercato va colmato perchè si sta vivendo una insoddisfazione di una domanda importante di futuro.
Ecco uno dei motivi per cui demonizzare e parlare solamente di rischi in ambito digitale non è corretto.
E’ necessaria una conoscenza, una consapevolezza ed un’offerta formativa ampia, di qualità e facilmente accessibile in tutta la nostra penisola.
Non lo dice solo l’Europa, lo dice il mercato del lavoro.
Ti sembra poco?
Fammi sapere il tuo parere.