Perchè è necessaria una digital strategy

Il 62% delle imprese che hanno deciso di scommettere sul digitale ha notato un miglioramento significativo nei ricavi, con aumenti che nel 12% dei casi risulta compreso tra il 25% ed il 40% dei ricavi e nel 20% compreso tra il 10% ed il 25% dei ricavi. (Digital Transformation Institute)

E’ possibile oggi fare a meno della digitalizzazione?

I numeri parlano chiaro, tuttavia c’è ancora parecchia resistenza.

Solo il 32 per cento delle imprese arriva a una digitalizzazione media e addirittura il 5 per cento a quella d’alto livello e soprattutto nei settori tecnologici. (Fonte: La Stampa)

Oltre la metà della popolazione mondiale risulta ad oggi connessa in rete, perchè dunque ancora cerchiamo di convincere qualcuno ad investire, pensando digitalmente?

Probabilmente il fatto di essere restii è dovuto a preconcetti o ad esperienze negative, vissute con professionisti poco seri oppure a causa del fai-da-te.

Pensare agli strumenti, prima che alla strategia è l’errore più comune.

E gli errori portano a scoraggiarsi, alla frustrazione di aver perso tempo e denaro inutilmente, tendendo poi a costruirsi l’idea che l’esperienza negativa sia l’unica risposta possibile all’esigenza e pertanto assumendola come regola assoluta, arrivando a pensare che il web, il digitale non servano a nulla.

Ma proviamo a ragionare in modo razionale.

Che cosa significa per le aziende avere una digital strategy

Una strategia di digital marketing non è altro che un’analisi completa del proprio business che diventa una sorta di lista di obiettivi ed azioni legate a questi obiettivi.

Che tenga conto di tutto ciò che è offline (che non va eliminato) e che lo possa legare all’online in modo coerente e adeguato.

Nessuna regola precostituita, nessuna formula magica.

Non si può parlare di SEO senza capire qual è la propria mission, non si può parlare di social senza individuare il proprio target di clienti e senza capire che strada intraprendere per intercettarli.

Si parla di  analizzare dei dati, di mettere in relazione ciò che si ha con ciò che si potrebbe avere.

Non si tratta di essere ciò che non si è, ma solamente di guardarsi dentro con occhi più “critici”, o meglio, attenti, cambiando il punto di vista.

Una digital strategy ben composta non forza nessun passaggio, non esercita violenza nella mente delle persone, ma si accompagna ad un percorso di formazione e consapevolezza.

Come si costruisce una strategia digitale

La digital strategy non si improvvisa, ma si crea con pazienza e professionalità.

Innanzitutto ci vogliono presupposti all’interno dell’organico aziendale.

Bisogna iniziare a contrastare gli “abbiamo fatto sempre così”, i “da noi non funziona”, “sarebbe bello ma…”.

Per approcciare la rivoluzione digitale bisogna comprenderla e tenderle la mano.

Altrimenti si perde tempo.

E’ poi possibile farsi aiutare.

Non è insolito avvalersi di consulenti, che con un occhio esterno siano in grado di capire punti di forza e debolezza in modo “distaccato”, neutrale.

Nelle realtà in cui il marketing è seguito da tutti (e da nessuno), non se ne percepisce l’importanza e non lo si considera un investimento, che porta risultati tangibili in termini di crescita e fatturato.

Ci sono poi, invece, strutture dove i reparti non si parlano e viaggiano ognuno per sè, quando invece la strategia è la direzione comune da prendere e da raggiungere, insieme.

Bisogna superare lo stallo, la diffidenza, la tendenza alla fretta ed a presumere di conoscere ciò che non si conosce a fondo.

Ne vale la pena…  le aziende che hanno capito l’importanza di investire in una strategia digitale sono quelle per cui la crisi si è trasformata in una vera e propria opportunità.

(Photo Credits: The New School on Foter.com / CC BY-NC-ND)